NASTRI TRASPORTATORI

 

Le poche righe descrittive riportate quì a fianco riguardo i nastri trasportatori, non vogliono essere una guida completa ed esaustiva riguardo l'argomento che è senz'altro molto vasto e complesso, ma semplicemente un aiuto per chi per la prima volta si avvicina a questo genere di macchina e ha l'esigenza di capirne le nozioni fondamentali.

Per esempi, consulenze ed eventuali chiarimenti vi invitiamo a visitare il nostro sito web o a contattarci direttamente al fine di definire le vostre esigenze e le eventuali soluzioni attuabili.

 

Per maggiori approfondimenti o informazioni puoi guardare:

 

Nastro trasportatore leggero

 

Nastro trasportatore medio pesanti

 

Nastri trasportatore in alluminio

 

Nastri trasportatore in lamiera

 

  COSA SONO I NASTRI TRASPORTATORI 

 

A cosa servono i nastri trasportatori

La funzione del nastro trasportatore è quella di garantire il trasferimento con costante continuità nel tempo del materiale o dei materiali caricati nella sua parte superiore, coprendo distanze di pochi centimetri sino a svariati chilometri.

Come funzionano i nastri trasportatori

Il componente principale di un nastro trasportatore è appunto il nastro o tappeto, il quale svolge una doppia funzione: si occupa cioè di ricevere e contenere il materiale trasportato e nello stesso tempo di trasmettere la forza necessaria per il movimento del carico (materiale da trasportare) e dei varii organi in movimento (tamburi, rulli, cuscinetti,...).

Alle estremità del trasportatore a nastro il tappeto si avvolge su tamburi (tamburo di traino, di tensione, di deviazione,...) andando così a creare un anello chiuso senza fine che permette di trasportare il materiale in continuo senza soste.

Il lato superiore (di trasporto) ed il lato inferiore (di ritorno) del tappeto, possono poggiare normalmente su piani in lamiera o su una serie di rulli sostenuti dal telaio o da altre strutture metalliche.

Cosa è possibile trasferire con i nastri trasportatori

I materiali trasportabili mediante l’uso di nastri trasportatori sono praticamente tutti quelli che NON si presentano in forma liquida o gassosa, per il resto si possono trattare materiali sfusi omogenei o miscelati, materiali come scatole cassette o fardelli, e ancora minerali, sabbie, polveri, frutta, verdura, carne, pesce, finanche persone (quest’ultimo solo in casi particolari si veda applicazioni tipo tapis roulant o trasportatori a nastro per impianti sciistici).

Come sono composti i nastri trasportatori

I componenti base di un nastro trasportatore sono:

TESTATA DI TRAINO

Si tratta del gruppo predisposto a dare il moto al tappeto, nei nastri trasportatori la forza necessaria a muovere il materiale proviene da un motore (elettrico, idraulico), la cui velocità viene diminuita mediante un riduttore meccanico, il quale a sua volta trasmette il moto al tamburo di traino.

La trasmissione del moto da riduttore a tamburo di traino del nastro trasportatore può avvenire in:

  • Maniera diretta, calettando l’albero del tamburo di traino direttamente all’albero cavo del riduttore.
  • Mediante trasmissione a catena (pignone / corona / catena).
  • Mediante trasmissione a cinghia (puleggia / cinghia).
  • Raramente mediante coppie di ingranaggi.

La testata di traino di un nastro trasportatore è normalmente posizionata alla fine del trasportatore stesso quindi nel punto di scarico, ma in alcuni casi può risultare necessario o più comodo posizionare la testata in “coda” (nel punto di carico) in questo caso si definisce trasmissione in spinta; in altri casi ancora è possibile posizionare la testata di traino al centro del nastro trasportatore, ponendo il tamburo di traino a contatto con il lato inferiore del tappeto mediante l’uso di controrulli per migliorare l’avvolgimento del tappeto al tamburo di traino.

TAPPETO

Come dicevamo è la parte principale e che identifica il nastro trasportatore, che permette nello stesso tempo di trasportare il materiale e trasmettere la forza necessaria al moto.

Il tappeto può essere trovato in varii materiali, i più comuni ed utilizzati sono:

  •  Gomma nera.
  • Gomma bianca.
  • PVC, disponibile in varii colori in base alle applicazioni a cui è destinato.
  • Poliuretano.
  • In materiale plastico.
  • In acciaio.

Per ognuno di questi materiali vi possono essere particolari caratteristiche di:

  • Resistenza alla temperatura.
  • Resistenza al calore.
  • Resistenza agli olii minerali e/o vegetali.
  • Con caratteristiche antistache.
  • Antiaderenti o con elevato coefficiente di attrito.
  • Ecc...

Possono poi presentare una superficie di trasporto liscia oppure con diverse trame sino ad arrivare all’applicazione di listelli (ometti o facchini) e/o bordi laterali di contenimento, permettendo di raggiungere così inclinazioni fino a 35° e  superiori rispetto l’orizzontale.

TELAIO INTERMEDIO

E’ quella parte centrale del nastro trasportatore che unisce il punto di carico al punto di scarico materiale; Può venire realizzato in lamiera pressopiegata così come in profilati elettrosaldati.

Visto in sezione il telaio del nastro trasportatore può essere realizzato in varie forme al fine di contenere al meglio il materiale trasportato; alcune delle sezioni più tipiche sono:

  • In Piano
  • In Conca
  • In Terna
  • A Ghirlanda

Visto lateralmente il telaio del nastro trasportatore può assumere varie forme al fine di superare ostacoli o dislivelli esistenti tra il punto di carico e lo scarico; alcune delle forme più in uso sono:

  • Completamente rettilineo, orizzontale o inclinato.
  • Sagomato ad “L” con tratto orizzontale in carico e tratto inclinato in scarico o viceversa con tratto inclinato in carico e tratto orizzontale in scarico.
  • Sagomato a “Z” con tratto orizzontale in carico e scarico, e tratto intermedio inclinato.

TESTATA DI TENSIONE

Si tratta del gruppo predisposto a recuperare gli allungamenti elastici del tappeto (solitamente pari al 1-2 % la lunghezza del tappeto) e mantenere la corretta tensione del tappeto stesso garantendone la giusta “pressione” sul tamburo di traino.

Tale gruppo permette quindi di regolare (manualmente o automaticamente) la posizione del tamburo di tensione, tale regolazione può essere eseguita nei seguenti modi:

  • Tensione mediante barre filettate micrometriche.
  • Mediante contrappeso calibrato.
  • Raramente mediante cilindri pneumatici o cilindri idraulici.
  • Raramente mediante molle a tazza.

ACCESSORI

Vi sono poi svariati accessori e applicazioni speciali che completano i varii modelli di nastri trasportatori siano a quì visti, come ad esempio:

  • Sponde laterali di contenimento: poste sopra il tappeto, solitamente costruiti in lamiera con parte a contatto con il nastro in gomma morbida o para, guidano e aiutano al contenimento del materiale nelle zone di carico ma anche su tutta la lunghezza del trasportatore a nastro, impediscono la fuoriuscita di materiale.
  • Tramogge di carico: similarmente alle sponde laterali, aiutano nella raccolta del materiale nei punti di carico, diversamente dalle sponde possono raggiungere altezze importanti anche in base alla dimensione del materiale da convogliare. In alcuni casi posso essere rivestite con materiale antiabrasivo.
  • Coperture e chiusure antipioggia o antipolvere possono essere applicate ai nastri trasportatori, tali protezioni possono venire realizzati in lamiera di acciaio o in materiale plastico trasparente.
  • Deviatori laterali: oltre che al termine del trasportatore a nastro, può essere necessario scaricare in punti intermedi del tragitto, in questo caso si utilizzano “lame” in acciaio o altri materiali, solitamente rivestite in materiale plastico antiaderente, montate diagonalmente rispetto il senso di marcia del tappeto in modo da intercettare e”spostare” o deviare tutto o parte del materiale.
  • Raschiatori o pulitori: costituiti da una semplice barra di acciaio sino ad arrivare a complessi sistemi di placchette e tenditori a molle, questi dispositivi vengono utilizzati per la pulizia della superficie del tappeto dai residui di materiale trasportato.
  • Strutture si sostegno a terra o a mensola in base alle esigenze.
  • Assali motorizzati o folli: tale sistema permette di spostare il nastro trasportatore lungo un binario o liberamente mediante ruote con freno e venire quindi posizionato in varie postazioni di lavoro.
  • Assali di rotazione o brandeggio: a volte può essere necessario fissare un punto (carico o scarico) e lasciare libera la parte opposta di ruotare (per creare una zona di accumulo materiale più vasta) o di brandeggiare (alzare o abbassare un punto) per raggiungere più agevolmente una data altezza o punto di scarico.
  • Reversibilità o doppio senso di marcia; nonostante la maggior parte dei nastri trasportatori venga utilizzato per trasportare materiale in un unico senso, è possibile invertirne il moto di rotazione.
  • Sistemi di pesatura e dosatura a batch o in continuo: può rivelarsi utile rilevare la quantità di materiale trasportato in una data unità di tempo, in questo caso si possono equipaggiare i trasportatori a nastro con celle di carico (pesando tutta la macchina) o con “ponti di pesatura” che permettono di rilevare la quantità di materiale transitata sopra un punto controllato (solitamente una stazione di rulli montata su celle di carico) e confrontare tale dato con la velocità del trasportatore stesso, ricavando cosi una reale portata nell’unità di tempo. Tali sistemi vengono inoltre usati per “dosare” varii materiali, verificando le varie quantità di materiali scaricati nell’unità di tempo prefissata: ad esempio si può impostare una batteria di nastri trasportatori dosatori in modo che nell’unità di tempo pari a 5minuti scarichino rispettivamente 300kg di sabbia, 450kg di calce, 120kg di ghiaia.
  • Tamburi magnetici per la separazione di materiali metallici dai non metallici, installando al posto del classico tamburo di traino, un tamburo magnetico, è possibile separare in zona di scarico le due diverse tipologie di materiali.
  • Dispositivo metal detector: verifica la eventuale presenza di particelle metalliche all’interno del materiale trasportato, avvisando e se necessario scartando quella particolare porzione di materiale contaminato.
  • Dispositivo a trasponder: una particolare antenna montata sopra il trasportatore permette l’identificazione di ogni tipo di caratteristica “scritta” su di un supporto magnetico che accompagna il materiale trasportato, ad esempio è possibile contare la quantità di magliette rosse, verdi e gialle contenute in una scatola, senza necessariamente aprirla ed inventariare il tutto semplicemente “leggendo” le targhette magnetiche applicate ad ogni maglia.
  • Rompizolle: tale dispositivo permette la frantumazione di materiale di grandi pezzatura e la riduzione di tali dimensioni in parti più piccole quindi più facilmente trasportabili.
  • Strumenti di controllo: è possibile dotare ogni nastro trasportatore di sensori di movimento, sensori di sbandamento, rilevatori di velocità, rilevatori di temperatura, ecc..
  • Variazione di velocità: è possibile dotare il nastro trasportatore di alcuni dispositivi atti a variare la velocità di trasporto in base alle necessità del ciclo di lavoro, le soluzioni più utilizzate sono: variatore meccanico ed inverter di frequenza.

 

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