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COSA SONO I NASTRI TRASPORTATORI
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A cosa servono i nastri trasportatori
La funzione del nastro trasportatore è quella di
garantire il trasferimento con costante continuità nel tempo del materiale o
dei materiali caricati nella sua parte superiore, coprendo distanze di pochi
centimetri sino a svariati chilometri.
Come funzionano i nastri trasportatori
Il componente principale di un nastro trasportatore è
appunto il nastro o tappeto, il quale svolge una doppia funzione: si occupa
cioè di ricevere e contenere il materiale trasportato e nello stesso tempo
di trasmettere la forza necessaria per il movimento del carico (materiale da
trasportare) e dei varii organi in movimento (tamburi, rulli,
cuscinetti,...).
Alle estremità del trasportatore a nastro il tappeto si
avvolge su tamburi (tamburo di traino, di tensione, di deviazione,...)
andando così a creare un anello chiuso senza fine che permette di
trasportare il materiale in continuo senza soste.
Il lato superiore (di trasporto) ed il lato inferiore
(di ritorno) del tappeto, possono poggiare normalmente su piani in lamiera o
su una serie di rulli sostenuti dal telaio o da altre strutture metalliche.
Cosa è possibile trasferire con i nastri trasportatori
I materiali trasportabili mediante l’uso di nastri
trasportatori sono praticamente tutti quelli che NON si presentano in forma
liquida o gassosa, per il resto si possono trattare materiali sfusi omogenei
o miscelati, materiali come scatole cassette o fardelli, e ancora minerali,
sabbie, polveri, frutta, verdura, carne, pesce, finanche persone
(quest’ultimo solo in casi particolari si veda applicazioni tipo tapis
roulant o trasportatori a nastro per impianti sciistici).
Come sono composti i nastri trasportatori
I componenti base di un nastro trasportatore sono:
TESTATA DI TRAINO
Si tratta del gruppo predisposto a dare il moto al
tappeto, nei nastri trasportatori la forza necessaria a muovere il materiale
proviene da un motore (elettrico, idraulico), la cui velocità viene
diminuita mediante un riduttore meccanico, il quale a sua volta trasmette il
moto al tamburo di traino.
La trasmissione del moto da riduttore a tamburo di
traino del nastro trasportatore può avvenire in:
- Maniera diretta, calettando l’albero del tamburo
di traino direttamente all’albero cavo del riduttore.
- Mediante trasmissione a catena (pignone / corona /
catena).
- Mediante trasmissione a cinghia (puleggia /
cinghia).
- Raramente mediante coppie di ingranaggi.
La testata di traino di un nastro trasportatore è
normalmente posizionata alla fine del trasportatore stesso quindi nel
punto di scarico, ma in alcuni casi può risultare necessario o più
comodo posizionare la testata in “coda” (nel punto di carico) in
questo caso si definisce trasmissione in spinta; in altri casi ancora
è possibile posizionare la testata di traino al centro del nastro
trasportatore, ponendo il tamburo di traino a contatto con il lato inferiore
del tappeto mediante l’uso di controrulli per migliorare
l’avvolgimento del tappeto al tamburo di traino.
TAPPETO
Come dicevamo è la parte principale e che identifica il
nastro trasportatore, che permette nello stesso tempo di trasportare
il materiale e trasmettere la forza necessaria al moto.
Il tappeto può essere trovato in varii materiali, i più
comuni ed utilizzati sono:
- Gomma nera.
- Gomma bianca.
- PVC, disponibile in varii colori in base alle
applicazioni a cui è destinato.
- Poliuretano.
- In materiale plastico.
- In acciaio.
Per ognuno di questi materiali vi possono essere
particolari caratteristiche di:
- Resistenza alla temperatura.
- Resistenza al calore.
- Resistenza agli olii minerali e/o vegetali.
- Con caratteristiche antistache.
- Antiaderenti o con elevato coefficiente di
attrito.
- Ecc...
Possono poi presentare una superficie di trasporto
liscia oppure con diverse trame sino ad arrivare all’applicazione di
listelli (ometti o facchini) e/o bordi laterali di
contenimento, permettendo di raggiungere così inclinazioni fino a 35° e
superiori rispetto l’orizzontale.
TELAIO INTERMEDIO
E’ quella parte centrale del nastro trasportatore che
unisce il punto di carico al punto di scarico materiale; Può venire
realizzato in lamiera pressopiegata così come in profilati elettrosaldati.
Visto in sezione il telaio del nastro trasportatore può
essere realizzato in varie forme al fine di contenere al meglio il materiale
trasportato; alcune delle sezioni più tipiche sono:
- In Piano
- In Conca
- In Terna
- A Ghirlanda
Visto lateralmente il telaio del nastro trasportatore
può assumere varie forme al fine di superare ostacoli o dislivelli esistenti
tra il punto di carico e lo scarico; alcune delle forme più in uso sono:
- Completamente rettilineo, orizzontale o inclinato.
- Sagomato ad “L” con tratto orizzontale in carico e
tratto inclinato in scarico o viceversa con tratto inclinato in carico e
tratto orizzontale in scarico.
- Sagomato a “Z” con tratto orizzontale in carico e
scarico, e tratto intermedio inclinato.
TESTATA DI TENSIONE
Si tratta del gruppo predisposto a recuperare gli
allungamenti elastici del tappeto (solitamente pari al 1-2 % la lunghezza
del tappeto) e mantenere la corretta tensione del tappeto stesso
garantendone la giusta “pressione” sul tamburo di traino.
Tale gruppo permette quindi di regolare (manualmente o
automaticamente) la posizione del tamburo di tensione, tale regolazione può
essere eseguita nei seguenti modi:
- Tensione mediante barre filettate micrometriche.
- Mediante contrappeso calibrato.
- Raramente mediante cilindri pneumatici o cilindri
idraulici.
- Raramente mediante molle a tazza.
ACCESSORI
Vi sono poi svariati accessori e applicazioni speciali
che completano i varii modelli di nastri trasportatori siano a quì visti,
come ad esempio:
- Sponde laterali di contenimento: poste sopra il
tappeto, solitamente costruiti in lamiera con parte a contatto con il
nastro in gomma morbida o para, guidano e aiutano al contenimento del
materiale nelle zone di carico ma anche su tutta la lunghezza del
trasportatore a nastro, impediscono la fuoriuscita di materiale.
- Tramogge di carico: similarmente alle sponde
laterali, aiutano nella raccolta del materiale nei punti di carico,
diversamente dalle sponde possono raggiungere altezze importanti anche
in base alla dimensione del materiale da convogliare. In alcuni casi
posso essere rivestite con materiale antiabrasivo.
- Coperture e chiusure antipioggia o antipolvere
possono essere applicate ai nastri trasportatori, tali protezioni
possono venire realizzati in lamiera di acciaio o in materiale plastico
trasparente.
- Deviatori laterali: oltre che al termine del
trasportatore a nastro, può essere necessario scaricare in punti
intermedi del tragitto, in questo caso si utilizzano “lame” in acciaio o
altri materiali, solitamente rivestite in materiale plastico
antiaderente, montate diagonalmente rispetto il senso di marcia del
tappeto in modo da intercettare e”spostare” o deviare tutto o parte del
materiale.
- Raschiatori o pulitori: costituiti da una semplice
barra di acciaio sino ad arrivare a complessi sistemi di placchette e
tenditori a molle, questi dispositivi vengono utilizzati per la pulizia
della superficie del tappeto dai residui di materiale trasportato.
- Strutture si sostegno a terra o a mensola in base
alle esigenze.
- Assali motorizzati o folli: tale sistema permette
di spostare il nastro trasportatore lungo un binario o liberamente
mediante ruote con freno e venire quindi posizionato in varie postazioni
di lavoro.
- Assali di rotazione o brandeggio: a volte può
essere necessario fissare un punto (carico o scarico) e lasciare libera
la parte opposta di ruotare (per creare una zona di accumulo materiale
più vasta) o di brandeggiare (alzare o abbassare un punto) per
raggiungere più agevolmente una data altezza o punto di scarico.
- Reversibilità o doppio senso di marcia; nonostante
la maggior parte dei nastri trasportatori venga utilizzato per
trasportare materiale in un unico senso, è possibile invertirne il moto
di rotazione.
- Sistemi di pesatura e dosatura a batch o in
continuo: può rivelarsi utile rilevare la quantità di materiale
trasportato in una data unità di tempo, in questo caso si possono
equipaggiare i trasportatori a nastro con celle di carico (pesando tutta
la macchina) o con “ponti di pesatura” che permettono di rilevare la
quantità di materiale transitata sopra un punto controllato (solitamente
una stazione di rulli montata su celle di carico) e confrontare tale
dato con la velocità del trasportatore stesso, ricavando cosi una reale
portata nell’unità di tempo. Tali sistemi vengono inoltre usati per
“dosare” varii materiali, verificando le varie quantità di materiali
scaricati nell’unità di tempo prefissata: ad esempio si può impostare
una batteria di nastri trasportatori dosatori in modo che nell’unità di
tempo pari a 5minuti scarichino rispettivamente 300kg di sabbia, 450kg
di calce, 120kg di ghiaia.
- Tamburi magnetici per la separazione di materiali
metallici dai non metallici, installando al posto del classico tamburo
di traino, un tamburo magnetico, è possibile separare in zona di scarico
le due diverse tipologie di materiali.
- Dispositivo metal detector: verifica la eventuale
presenza di particelle metalliche all’interno del materiale trasportato,
avvisando e se necessario scartando quella particolare porzione di
materiale contaminato.
- Dispositivo a trasponder: una particolare antenna
montata sopra il trasportatore permette l’identificazione di ogni tipo
di caratteristica “scritta” su di un supporto magnetico che accompagna
il materiale trasportato, ad esempio è possibile contare la quantità di
magliette rosse, verdi e gialle contenute in una scatola, senza
necessariamente aprirla ed inventariare il tutto semplicemente
“leggendo” le targhette magnetiche applicate ad ogni maglia.
- Rompizolle: tale dispositivo permette la
frantumazione di materiale di grandi pezzatura e la riduzione di tali
dimensioni in parti più piccole quindi più facilmente trasportabili.
- Strumenti di controllo: è possibile dotare ogni
nastro trasportatore di sensori di movimento, sensori di sbandamento,
rilevatori di velocità, rilevatori di temperatura, ecc..
- Variazione di
velocità: è possibile dotare il nastro trasportatore di alcuni
dispositivi atti a variare la velocità di trasporto in base alle
necessità del ciclo di lavoro, le soluzioni più utilizzate sono:
variatore meccanico ed inverter di frequenza.
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