ZINCATURA SENDZIMIR

 

Tale processo consiste nel rivestire degli articoli in ferro o acciaio con uno strato di zinco, immergendo tali articoli in un bagno di zinco fuso.

 

Avviene  quindi in bagno di zinco fuso e si chiama anche zincatura a caldo, o galvanizzazione; in passato si chiamava zincatura a fuoco per i fuochi di carbone, che si accendevano attorno al recipiente dello zinco fuso.

 

Costituisce il procedimento più antico, semplice e diffuso di rivestimento di zinco su ferro.

 

La prima zincheria in Italia è sorta nel 1883 ad opera di LUIGI ORIGONI di Milano.

 

 

 

 

  Zincatura a Caldo

 

Il metodo SENDZIMIR

 

La zincatura a caldo, con metodo Sendzimir, applicata sulla maggior parte della gamma dei nostri profili in lamiera, prende il nome dall’omonimo ingegnere americano, di origini polacche,  SENDZIMIR , che per primo nel 1937 mise a punto un laminatoio per la fabbricazione in continuo di laminati d’acciaio come rotoli e grandi fogli.

 

Questo procedimento di zincatura consiste, in un trattamento che prevede il passaggio della lamiera in un bagno di zinco fuso a 700°C contenuto in una vasca ceramica; a questo bagno vengono aggiunti, solitamente, Piombo come elemento fluidificante ed Alluminio per favorire l’aderenza dello zinco all’acciaio.

 

Prima del passaggio nello zinco la lamiera viene sottoposta ad un trattamento di sgrassatura per l’eliminazione delle impurità superficiali e successivamente decapata in acido cloridrico per l’eliminazione dei degli ossidi di ferro.

 

Lo spessore desiderato di rivestimento sul nastro di acciaio dipende dalla velocità di trascinamento del nastro medesimo e controllato mediante un sistema di regolazione di lame d’aria.

 

Il nastro terminato il trattamento viene riavvolto, ed è pronto per la successiva lavorazione di foratura, taglio e piega.

 

Le normative UNI EN 10042 e UNI EN 10147 elencano i vari tipi di acciaio zincati a caldo in continuo ottenuti con questo processo indicando le caratteristiche meccaniche e i vari spessori di rivestimento ottenibili.

 

Di seguito riportiamo alcuni dati estratti dalle suddette normative:

 

Rivestimento

Massa del rivestimento su entrambe le faccie  (in gr/m2)

TIPO

Prova su

 3 punti

Prova su

 un punto

Z 200

100

85

Z 275

275

235

Z 350

350

300

Z 600

600

510

 

q       Resistenza alla corrosione.

 

I rivestimenti galvanici offrono una tripla protezione all'acciaio sottostante:

 

v Protezione per effetto barriera. Il rivestimento isola l'acciaio dall'ambiente corrosivo esterno.

   

v    Protezione catodica o di sacrificio. Lo zinco viene a costituire la parte anodica nella pila di corrosione e si corrode lentamente proteggendo così l'acciaio: finché vi sarà zinco in superficie l'acciaio non subirà corrosione alcuna.

   

v    Sigillatura delle zone scoperte. I prodotti di corrosione dello zinco, che sono insolubili, compatti ed aderenti, vanno a sigillare le zone dell'acciaio che, per una qualsiasi ragione (urti, graffi ecc.), vanno a trovarsi accidentalmente a contatto con l'ambiente esterno. Ciò offre un'ulteriore protezione al substrato.

 

q       Corrosione atmosferica.

 

La durata della protezione che offrono i rivestimenti galvanici  di fronte alla corrosione atmosferica è molto elevata e dipende, oltre che ovviamente dallo spessore del rivestimento, dalle condizioni climatiche del luogo e dalla presenza più o meno spinta di agenti aggressivi nell'atmosfera, come ossido di azoto (che si origina per attività urbane ed industriali) e cloruri (normalmente presenti nelle zone costiere).

 

Velocità di corrosione dello zinco in differenti condizioni atmosferiche (secondo la norma ISO 9223)

Categorie di corrosione.

 

Ambiente.

Perdita media annuale dello spessore di zinco (µm).

C1 Molto bassa

Interni: Secchi.

 

0,1

 

C2 Bassa

Interni: Condensazioni occasionali.

0,1 a 0,7

C3 Media

Interni:  Umidità elevata e talune contaminazioni dell'aria.

Esterni: Urbano non marittimo e marittimo a bassa salinità.

0,7 a 2,1

C4 Alta

Interni: Piscine, impianti chimici ecc..

Esterni: Industriale non marittimo e urbano marittimo.

2,1 a 4,2

C5 Molto alta

Esterni: Industriale molto umido o con elevato tasso di salinità.

4,2 a 8,4

 

q       Corrosione in acqua dolce.

 

L'acciaio galvanizzato resiste generalmente bene all'azione corrosiva delle acque naturali, ed anche all'anidride carbonica e ai sali di calcio e di magnesio che in queste sono generalmente disciolti. Tali acque favoriscono infatti la passivazione dello zinco superficiale, ossia la formazione di uno strato di ossido di zinco inerte ed insolubile che protegge lo zinco stesso da un conseguente contatto con l'acqua.

La grande esperienza esistente nel campo dell'acciaio galvanizzato e del suo largo uso in utilizzazione quali trasporto e contenimento di acqua dolce è la più grande prova del fatto che tali tipi di acciai offrono un'eccellente resistenza alla corrosione in questi tipi di acque.

 

q       Corrosione in acqua marina.

 

I rivestimenti galvanici resistono abbastanza bene all'aggressività dell'acqua di mare. Ciò è dovuto al fatto che la presenza degli ioni di calcio e di magnesio presenti nell'acqua inibiscono l'azione corrosiva degli ioni cloruro e favoriscono la formazione di strati protettivi.

I principali vantaggi dei rivestimenti galvanizzati a caldo possono essere riassunti come segue:

   

v Durata eccezionale.

   

v Resistenza meccanica elevata.

 

v Protezione integrale dei pezzi (interno ed esterno).

   

v Tripla protezione: barriera fisica, protezione elettrochimica e sigillatura delle aree scoperte.

   

v Assenza di manutenzione o comunque interventi molto rari.

   

 

 

 

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