Zincatura a Caldo
Il
metodo SENDZIMIR
La
zincatura a caldo, con metodo Sendzimir, applicata sulla maggior
parte della gamma dei nostri profili in lamiera, prende il nome
dall’omonimo ingegnere americano, di origini polacche,
SENDZIMIR , che per primo nel 1937 mise a punto un laminatoio
per la fabbricazione in continuo di laminati d’acciaio come rotoli
e grandi fogli.
Questo
procedimento di zincatura consiste, in un trattamento che prevede il
passaggio della lamiera in un bagno di zinco fuso a 700°C contenuto
in una vasca ceramica; a questo bagno vengono aggiunti, solitamente,
Piombo come elemento fluidificante ed
Alluminio per
favorire l’aderenza dello zinco all’acciaio.
Prima
del passaggio nello zinco la lamiera viene sottoposta ad un
trattamento di sgrassatura per l’eliminazione delle impurità
superficiali e successivamente decapata in acido cloridrico per
l’eliminazione dei degli ossidi di ferro.
Lo
spessore desiderato di rivestimento sul nastro di acciaio dipende
dalla velocità di trascinamento del nastro medesimo e controllato
mediante un sistema di regolazione di lame d’aria.
Il
nastro terminato il trattamento viene riavvolto, ed è pronto per la
successiva lavorazione di foratura, taglio e piega.
Le
normative UNI EN 10042 e
UNI EN 10147 elencano i vari
tipi di acciaio zincati a caldo in continuo ottenuti con questo
processo indicando le caratteristiche meccaniche e i vari spessori
di rivestimento ottenibili.
Di
seguito riportiamo alcuni dati estratti dalle suddette normative:
Rivestimento
|
Massa del rivestimento su entrambe le faccie
(in
gr/m2)
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TIPO
|
Prova su
3
punti
|
Prova su
un
punto
|
Z 200
|
100
|
85
|
Z 275
|
275
|
235
|
Z 350
|
350
|
300
|
Z 600
|
600
|
510
|
q
Resistenza alla corrosione.
I rivestimenti galvanici offrono una tripla protezione
all'acciaio sottostante:
v
Protezione per effetto
barriera. Il rivestimento isola l'acciaio dall'ambiente corrosivo
esterno.
v
Protezione catodica o di
sacrificio.
Lo zinco
viene a costituire la parte anodica nella pila di corrosione e si
corrode lentamente proteggendo così l'acciaio: finché vi sarà
zinco in superficie l'acciaio non subirà corrosione alcuna.
v
Sigillatura delle zone scoperte.
I
prodotti di corrosione dello zinco, che sono insolubili, compatti ed
aderenti, vanno a sigillare le zone dell'acciaio che, per una
qualsiasi ragione
(urti, graffi ecc.), vanno a trovarsi
accidentalmente a contatto con l'ambiente esterno. Ciò offre
un'ulteriore protezione al substrato.
q
Corrosione atmosferica.
La
durata della protezione che offrono i rivestimenti galvanici
di fronte alla corrosione atmosferica è molto elevata e dipende,
oltre che ovviamente dallo spessore del rivestimento, dalle
condizioni climatiche del luogo e dalla presenza più o meno spinta
di agenti aggressivi nell'atmosfera, come ossido di azoto (che si
origina per attività urbane ed industriali) e cloruri (normalmente
presenti nelle zone costiere).
Velocità
di corrosione dello zinco in differenti condizioni
atmosferiche
(secondo
la norma ISO 9223)
|
|
Categorie
di corrosione.
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Ambiente.
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Perdita
media annuale dello spessore di zinco (µm).
|
|
C1 Molto bassa
|
Interni: Secchi.
|
0,1
|
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C2 Bassa
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Interni: Condensazioni occasionali.
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0,1 a 0,7
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C3 Media
|
Interni: Umidità elevata e
talune contaminazioni dell'aria.
Esterni: Urbano non marittimo e marittimo a bassa salinità.
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0,7 a 2,1
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C4 Alta
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Interni: Piscine, impianti chimici
ecc..
Esterni: Industriale non marittimo e urbano marittimo.
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2,1 a 4,2
|
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C5 Molto alta
|
Esterni: Industriale molto umido o con elevato tasso di
salinità.
|
4,2 a 8,4
|
q
Corrosione in acqua dolce.
L'acciaio galvanizzato resiste generalmente bene all'azione corrosiva
delle acque naturali, ed anche all'anidride carbonica e ai sali di
calcio e di magnesio che in queste sono generalmente disciolti. Tali
acque favoriscono infatti la passivazione dello zinco superficiale,
ossia la formazione di uno strato di ossido di zinco inerte ed
insolubile che protegge lo zinco stesso da un conseguente contatto
con l'acqua.
La grande esperienza esistente nel campo dell'acciaio galvanizzato e del
suo largo uso in utilizzazione quali trasporto e contenimento di
acqua dolce è la più grande prova del fatto che tali tipi di
acciai offrono un'eccellente resistenza alla corrosione in questi
tipi di acque.
q
Corrosione in acqua marina.
I rivestimenti galvanici resistono abbastanza bene all'aggressività
dell'acqua di mare. Ciò è dovuto al fatto che la presenza degli
ioni di calcio e di magnesio presenti nell'acqua inibiscono l'azione
corrosiva degli ioni cloruro e favoriscono la formazione di strati
protettivi.
I principali vantaggi dei rivestimenti galvanizzati a caldo possono
essere riassunti come segue:
v Durata
eccezionale.
v Resistenza
meccanica elevata.
v Protezione
integrale dei pezzi (interno ed esterno).
v Tripla
protezione: barriera fisica, protezione elettrochimica e sigillatura
delle aree scoperte.
v Assenza
di manutenzione o comunque interventi molto rari.
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